Il Consorzio l’Arcolaio risponde al Ministro dell’Interno

Il Consorzio l’Arcolaio risponde al Ministro dell’Interno

Vogliamo prontamente rispondere alle parole del Ministro dell’Interno, cominciando da ciò che ci sembra più importante: la nostra gestione è stata sempre assolutamente trasparente e rendicontata secondo le regole e le richieste della Prefettura di Bologna.
Per quanto riguarda lo stato della struttura dell’hub, ricordiamo che nacque come Cie per ospitare 90 persone, riapre nel 2014 come hub regionale con 275 ospiti, senza che ci fosse stato alcun intervento strutturale. In certi periodi, sempre su richiesta del Ministero dell’Interno, sono state accolte fino a 1.000 persone. Ricordiamo che il Consorzio l’Arcolaio non si è opposto all’idea dei lavori di ristrutturazione, ma ha rilanciato proponendo alla Prefettura di Bologna di dare l’avvio mantenendo all’interno gli ospiti e spostandoli a seconda dell’andamento del cantiere.

È sempre stata assicurata l’informazione e l’assistenza legale di tutti gli ospiti con professionisti con esperienza pluriennale in questo ambito.

Per quanto riguarda le attività di integrazione, all’interno era stata organizzata una scuola di italiano con insegnanti professionisti, era in corso il progetto di rigenerazione urbana “Agorà dei colori”, con Comune di Bologna, ASP città di Bologna e Quartiere San Donato San Vitale, che ha visto l’organizzazione di laboratori che univano richiedenti protezione internazionale e cittadini nella manutenzione del verde, nella costruzione di arredi urbani e altro ancora. Gli operatori, con passione e professionalità, hanno affiancato gli ospiti nella stesura di curricula, alcuni sono stati indirizzati al centro per l’impiego, dove possibile avviati a corsi di formazione.

Tutto questo è stato il nostro lavoro, al di là del capitolato.

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