A maggio Piazza Grande ha compiuto 25 anni e ha festeggiato il suo primo quarto di secolo proponendo alla città di Bologna un festival dal 14 al 18 maggio.
Una festa che ha aiutato a riflettere sulla povertà, su un’economia che non crei poveri e disastri ambientali e sulle discriminazioni, rendendo visibile e mettendo in rete quello che è già attivo e ragionando sulle prospettive future. Il tutto in stile piazza grandiano: alternando i momenti di confronto a quelli di festeggiamento con musica, cibo, teatro e cinema.
In particolare Piazza Grande ha colto l’occasione per presentare alla città delle proposte concrete per rendere Bologna sempre più inclusiva, accogliente e solidale. Non abbiamo inventato niente, ma abbiamo raccolto le idee che circolavano da un po’ e le abbiamo amplificate, chiedendo alla città di fare squadra attivarci insieme per realizzarle.
Tutt* per Bologna, Bologna per tutt*
#Casa Sociale
- Avviare un tavolo di lavoro per l’abitare sociale cittadino con l’obiettivo di incentivare la messa a disposizione di edifici privati e pubblici vuoti o sottoutilizzati.
- Richiedere l’impegno degli enti che affittano immobili a modificare regolamenti/statuti per permettere alle organizzazioni non profit di partecipare ai bandi di assegnazione, alle stesse condizioni di mercato di tutti gli altri.
- Promuovere entro ACER sempre più progetti di conoscenza e mutuo supporto tra vicini, nell’ottica di sviluppare la solidarietà, gestione condivisa dei beni comuni, il senso di appartenenza e fiducia anche nel chiedere aiuto.
#Economia Circolare Inclusiva
- Creare un Centro del riuso per quartiere con il vincolo che diano lavoro a persone svantaggiate.
- Potenziare progetti sul modello di “Insieme per il lavoro”, con l’obiettivo non solo di sostenere le persone vulnerabili, ma anche i processi aziendali di integrazione.
- Prevedere clausole sociali in tutti gli appalti per dare lavoro a persone svantaggiate e in carico a servizi sociali cittadini.
#Diritti & competenze
- Abbonamenti dei mezzi pubblici a prezzo accessibile per le persone in carico ai servizi sociali.
- Tavolo per l’inclusione digitale, per garantire le competenze di accesso alla pubblica amministrazione, soprattutto ai più anziani.
- Igiene dentale garantita per chi non se la può permettere, mettendo in rete le disponibilità volontarie una tantum di studi privati e potenziando il servizio pubblico di AUSL.
#Città accogliente & verde
- Fondazioni pubbliche o private per l’Innovazione Urbana Inclusiva attraverso la previsione di clausole sociali nei bandi, ovvero specifiche iniziative per invitare, coinvolgere e promuovere l’integrazione delle persone più sole, vulnerabili, che fanno più fatica ad accedere ai processi partecipativi.
- Riattivazione della rete di fontanelle cittadina per l’acqua davvero bene comune.
- Più luoghi verdi accessibili in città e una loro tutela attraverso il coinvolgimento di persone senza dimora, tramite progetti sociali dedicati e patti di collaborazione inclusivi.