E’ iniziata la formazione per i 10 operatori dell’accoglienza che partecipano alla redazione radiofonica del progetto Miraonda.
Per sette incontri, fino al 19 giugno, incontreranno i giornalisti di Radio Città del Capo, della Carta di Roma, i redattori di Psicoradio e di Radio Alta Frequenza e metteranno loro stessi le mani (e la voce) sui registratori, smatphone, mixer e microfoni, mettendosi alla prova con il montaggio dell’audio. Una vera e propria redazione radiofonica.
“Miraonda – Laboratori di Media Literacy” è un progetto della Media Literacy Fondation, con la partecipazione di NetLit, Radio Città del Capo e Arca di Noè, con il supporto della Fondazione del Monte e Asp Città di Bologna e la collaborazione dell’Istituzione per l’inclusione sociale e comunitaria “Achille Ardigò e Don Paolo Serra Zanetti” del Comune di Bologna e Radio Alta Frequenza.
Gli operatori, che fanno parte della cooperative Open Group, Cidas, Dolce, Mondo Donna e Piazza Grande, saranno presenti anche il 20 giugno durante l’evento della giornata internazionale del rifugiato, organizzato dal progetto Sprar del Comune di Bologna.
Da settembre saranno loro ad intervistare rifugiati, esperti ed altri operatori dell’accoglienza per raccontare un nuovo punto di vista sulla convivenza tra autoctoni e migranti nella nostra città e sui progetti di integrazione, cercando di smontare gli stereotipi che spesso accompagnano la narrazione di questo tema. Ne nasceranno 4 puntate che andranno in onda sulle frequenze di Radio Città del Capo, nella programmazione di Radio Bologna Cares e in podcast sul sito Bolognacares.it.
Del progetto di Miraonda fa parte anche il percorso, condotto dalla coop Arca di Noè, di laboratorio di video partecipativo in corso.
Il video partecipativo è uno strumento di trasformazione sociale e individuale. I partecipanti realizzano un cortometraggio libero che descrive la realtà con uno sguardo originale utile alla decostruzione di stereotipi e immaginari.
Durante gli incontri i partecipanti condividono il tema, scrivono il documentario e realizzano le riprese in prima persona. Durante il processo partecipativo il gruppo può contare sul supporto tecnico di un videomaker e di altre figure per affiancare il gruppo nella fase di confronto e scrittura.
Sono previsti eventi di presentazione del lavoro dei laboratori, radio e video, per i prossimi mesi.