Che cosa dobbiamo misurare per poter raccontare al meglio le cooperative di tipo B del nostro Consorzio?
È la domanda da cui è partito il workshop organizzato dall’Hub culturale di Arcolaio, per un confronto dedicato al tema della raccolta dei dati come strumento di lettura e trasformazione delle attività delle consorziate.

Il gruppo di lavoro composto da operatrici e operatori delle diverse consorziate, si è incontrato il 18 novembre e ha provato ad immaginare nuovi parametri capaci di restituire con maggiore precisione il valore del lavoro sociale svolto dalle cooperative che mettono al centro l’inclusione lavorativa delle persone svantaggiate. Per farlo è stato utilizzato il Lego Serious Play, un metodo formativo che sfrutta l’uso dei mattoncini per stimolare la partecipazione e rendere tangibili le dinamiche che attraversano la vita lavorativa.
Costruendo torri, scenari e metafore visive, il gruppo di lavoro ha potuto dare forma a ciò che spesso rimane implicito: il ruolo dei singoli lavoratori, la complessità delle giornate di lavoro, gli impatti generati dai servizi e soprattutto i possibili nuovi indicatori utili a raccontare il lavoro delle cooperative di tipo B. Un esercizio concreto che ha aiutato le persone a fermarsi, osservare dove sono e chiarire dove intendono andare.

Il workshop ha fatto emergere molti spunti e riflessioni per orientare il lavoro futuro sulla raccolta dati. Ciò che fino ad ora è stato svolto (raccolta dati sui cantieri e sulle persone accolte) racconta molto bene le attività e i servizi di tipo A, ma non restituisce con la stessa chiarezza le attività di tipo B. Per questo occorrerà trovare indicatori numerici in grado di parlare del lavoro svolto, del numero di attività svolte, dell’importanza di questa varietà per le persone fragili inserite.

Questo l’obiettivo futuro. Per tornare sul percorso fatto, tutto è iniziato con il Bilancio Sociale 2023, quando ci si è chiesti come rendere i dati di tutte le consorziate più omogenei e confrontabili. La raccolta avviene per ora tramite un foglio excel condiviso, aggiornato periodicamente. Un metodo volutamente “democratico”, accessibile a tutte le cooperative nonostante i diversi livelli di digitalizzazione e i tanti impegni amministrativi già presenti. Un equilibrio delicato fra la necessità di un dato utile e la fatica quotidiana che viene richiesta agli operatori.
Il workshop si è chiuso con una consapevolezza condivisa: misurare non significa incasellare, ma dare profondità al lavoro che svolgono le cooperative e riconoscere l’impatto che ciascuna produce sul territorio.



