“La forza di Open Group sono le persone e la sua storia. Due le nostre anime prevalenti: quella sociale e quella culturale. Negli ultimi anni ci sono stati ulteriori ampliamenti e oggi siamo un gruppo, fatto della nostra società cooperativa, di controllate e di partecipate”. A riassumere Open Group impresa sociale è Sara Montipò, Direttrice Area Accoglienza e Integrazione. “L’anno scorso abbiamo festeggiato i nostri primi 10 anni, occasione di riflessione sul cammino percorso e sulle prospettive future”.
I numeri
Open Group, oggi, è attiva soprattutto a Bologna e in altre città dell’Emilia-Romagna, in Veneto, nelle Marche e, con singoli progetti, in molte province dal nord al sud Italia. Quasi mille dipendenti (il 32,5% under 40), di cui più di 600 socie e soci. “Nel 2024 le persone raggiunte dai nostri servizi sono state 911.370. Numeri derivati dalla molteplicità degli ambiti in cui operiamo: dall’educazione al sociale, dalla cultura al digitale. Progettiamo servizi per le comunità, per le persone e per le imprese. I nostri valori sono alla base della nostra cultura e del nostro impegno quotidiano. Crediamo nel benessere delle persone e investiamo nella crescita del nostro territorio”. Al centro dell’approccio di Open, la sostenibilità e la diffusione di una cultura fondata sul rispetto e sulla valorizzazione di tutte le diversità: “Sosteniamo l’inclusione e la parità di genere e lo facciamo attraverso azioni concrete per garantire il rispetto di tutte le persone di Open Group. Investiamo inoltre nella costruzione di reti e di partnership con cui realizzare un reale processo di innovazione sociale, per questo motivo aderiamo a enti associativi e consorzi come, appunto, il Consorzio l’Arcolaio”.
Tre aree di Produzione
Da quest’anno Open Group ha tre aree di Produzione: Area accoglienza e integrazione (strutture accreditate o a retta) che include i settori: dipendenze, disabilità, integrazione, persone migranti; Area educazione e cultura (progetti e servizi soprattutto a gara) che include i settori: infanzia, giovani, patrimoni, servizi per le famiglie e scuole; Area Minorenni e famiglie che include l’accoglienza di genitori e figli, l’accoglienza e progetti per i minorenni e i servizi psicosociali e tutela minori. Le aree Accoglienza e integrazione e Minorenni e famiglie sono quelle maggiormente coinvolte all’interno del Consorzio.

“Da più di quaranta anni lavoriamo con persone con problemi di dipendenza, progettando interventi personalizzati. I nostri servizi offrono diversi tipi di intervento: servizi di trattamento residenziale e non della dipendenza, azioni di sensibilizzazione e prevenzione, lavoro di prossimità per la riduzione del danno e dei rischi, progetti di cittadinanza attiva”. Anche per le disabilità i servizi sono diversificati: “Lavoriamo per far emergere le competenze di ciascun utente”, come a Marakanda, il laboratorio per persone con disabilità che realizza opere d’arte, design, arredo e merchandising a Sasso Marconi. O come al centro Maieutica a San Giovanni in Persiceto, centro semiresidenziale che accoglie persone con disabilità psichica medio-grave e che mette natura e digitale al centro nostre attività. Nel settore Integrazione accogliamo persone che stanno attraversando una situazione di fragilità e offriamo loro anche supporto legale e psicologico; gestiamo strutture di pronta accoglienza abitativa e alloggi per la transizione abitativa, con servizi di accompagnamento delle persone verso una situazione di autonomia e di maggiore stabilità, anche economica e lavorativa”.
Per l’accoglienza delle persone migranti o rifugiate, Open Group gestisce Centri di Accoglienza Straordinaria e fa parte anche della rete SAI. “Ci occupiamo di progetti specifici e personalizzati come il supporto alla ricerca di una casa e di un lavoro. Offriamo dei corsi di alfabetizzazione linguistica, diamo supporto psicologico e educativo a chi ha problemi di dipendenza e realizziamo azioni di supporto all’integrazione sul territorio”. Inoltre, gestisce progetti più specifici e di qualificazione come il Progetto Nausica, finanziato con il Fondo nazionale politiche migratorie, attraverso il quale seguiamo la parte dell’inserimento lavorativo: “Dal 2020 a oggi abbiamo contattato quasi 350 aziende, sempre nuove e variegate, affinché ci fossero reali possibilità di inserimento”: c’è chi ha fatto un corso di gelateria, chi un corso di meteorologia, chi un corso di zumba e oggi è diventata insegnante.
Nell’Area minorenni e Famiglie ci prendiamo cura di ragazzi e ragazze di minore età che stanno vivendo una situazione di grave disagio familiare, che si trovano in situazione di isolamento e ritiro sociale o che si trovano in percorsi di alternativa al carcere, in queste comunità accogliamo anche minori stranieri non accompagnati. Poi abbiamo strutture e progetti dedicate all’accoglienza di donne con i figli e famiglie e progetti dedicati alla tutela dei minori. Vogliamo promuovere una cultura dell’infanzia e dell’educazione capace di offrire a bambini e adolescenti opportunità di crescita concrete e significative. Offriamo un supporto alle famiglie per affrontare il difficile compito di essere genitore. Anche le nostre proposte educative, didattiche e di accompagnamento alla genitorialità affondano le radici nell’innovazione e nella contaminazione con il digitale”. Open Group si occupa anche dei servizi di sostegno alla genitorialità previsti dal programma di intervento per la prevenzione dell’istituzionalizzazione (PIPPI): “Con le azioni previste da questo programma rispondiamo al bisogno di ogni bambino e di ogni bambina di crescere in un ambiente stabile, sicuro e protettivo”. In molti territori offre anche un servizio di educativa domiciliare per minorenni e famiglie o di pronto intervento sociale.

L’area educazione e cultura racchiude al suo interno i servizi dedicati all’infanzia ai giovani, servizi per le famiglie e le scuole passando per l’attenzione al patrimonio culturale nelle sue diverse sfaccettature. Tra i servizi del settore patrimoni, spicca la realizzazione e la gestione di digital library, formazione e laboratori educativi e di lettura per tutte le fasce di età. Nel contesto del sostegno familiare, Open Group gestisce alcuni servizi all’interno dei centri per le famiglie per supportare le famiglie e bambini e ragazzi dai 0 ai 18 anni. Obiettivo è creare spazi di ascolto, confronto e sostegno, per dare una risposta alle famiglie in difficoltà e favorire il benessere di bambini e ragazzi.
“Con le famiglie lavoriamo per costruire una relazione basata sulla fiducia, che rispetti e valorizzi le passioni e le inclinazioni delle persone che appartengono al nucleo familiare, coltiviamo i rapporti con pazienza, costanza e delicatezza”. Anche nel lavoro con i giovani l’empatia, la fiducia e l’ascolto sono la strada per sviluppare l’approccio educativo nei diversi servizi: nei CAG (Centri di Aggregazione giovanile), nelle educative di strada, nei laboratori e percorsi tematici dell’educativa di corridoio.

“Trasversale a tutti i settori è il modello Open Group: equipe di lavoro multidisciplinari e persone costantemente formate. Cerchiamo di seguire tutti i nostri utenti con percorsi personalizzati, cuciti su misura. Ci prendiamo cura di loro e dei luoghi che abitano”.
Le direttrici di Open Group
Benessere e sostenibilità obiettivi condivisi dall’impresa sociale, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030. “Per noi la sostenibilità è ambientale ma anche economica e sociale. È sostenibilità dei consumi, è attenzione alla mobilità”. Qualche esempio? “L’impianto fotovoltaico installato presso la struttura La Rupe ha prodotto 113,5 Mwh, contribuendo significativamente alla riduzione della nostra impronta carbonica. Ancora, la nostra strategia di mobilità sostenibile ha registrato risultati incoraggianti, con un’alta partecipazione del 73% alla survey sugli spostamenti casa-lavoro e un incremento del 61% degli abbonamenti al trasporto pubblico agevolati rispetto all’anno precedente. Un risultato particolarmente significativo è stato il punteggio B ottenuto nel rating ESG di Synesgy, che attesta il nostro impegno concreto nelle dimensioni ambientale, sociale e di governance. Questo riconoscimento ci spinge a perseguire con ancora maggiore determinazione la strada intrapresa verso un modello di business sempre più responsabile e sostenibile”. Open Group è anche stata la prima società cooperativa in Emilia-Romagna a ottenere nel 2022 la certificazione UNI/PdR 125 (sistema di gestione per la parità di genere), “risultato frutto della nostra policy e delle nostre politiche di genere. Va in questo senso l’organizzazione, con l’associazione SpostaMenti e la Fondazione Barberini, della rassegna La città delle donne. Così come il percorso per comprendere e prevenire la violenza maschile a fianco dell’associazione Senza Violenza e l’ingresso nel Network Libellula”.

Sostenibilità, parità ma anche formazione, promossa principalmente tramite Oplà, la Learning Academy di Open Group: “Lo scorso anno sono state erogate 17.216,5 ore di formazione e abbiamo lanciato il Master in Innovazione e Management del Sociale, un’iniziativa che rappresenta pienamente il nostro impegno nell’alta formazione e nello sviluppo di competenze specialistiche nel settore. Per noi è fondamentale valorizzare le competenze dei lavoratori e delle lavoratrici, sia quelle pregresse o personali, sia quelle acquisite sul campo”. Anche il digitale è uno dei principi che guida lo sviluppo della cooperativa, come ribadisce Montipo: “Crediamo che la diffusione di una cultura digitale e l’acquisizione di competenze siano reale opportunità di crescita da mettere a disposizione di tutte e di tutti. I nostri interventi sono guidati da principi di inclusione, accessibilità e partecipazione”.
Il futuro di Open Group
“Abbiamo chiari i nostri obiettivi, che vogliamo raggiungere con un lavoro di miglioramento costante che metta sempre al centro la cura delle persone – conclude Montipo –. Contestualmente, vogliamo ampliare la nostra rete in un’ottica di sviluppo e innovazione. Vorremmo essere sempre più punto di riferimento nei nostri settori e iniziare a lavorare anche su altri territori. Formazione, innovazione digitale, accoglienza, empowerment delle persone più fragili: viviamo in un contesto delicato e in costante trasformazione, vogliamo poter fare la nostra parte”.



