Una camminata insieme, uno striscione appeso nel punto dove un ragazzo di soli 16 anni, Youssef, ha perso la vita in bicicletta, domenica 30 luglio, verso le 16, lungo la discesa di via dell’Osservanza, a Bologna. Poi un minuto di silenzio per stare insieme in un momento di grande difficoltà e per far sentire ai compagni di Youssef che sono parte di un gruppo.

La comunità per minori non accompagnati che ospitava il ragazzo a Villa Aldini, gestita da Società Dolce – partner del Consorzio l’Arcolaio – per ASP Città di Bologna, ha ricordato così domenica 6 agosto alle 17 il ragazzo che da alcuni mesi lì era accolto, dopo il viaggio che lo aveva visto partire dal suo paese, l’Egitto.

Cittadini e cittadine di Bologna sono stati invitati, per condividere il dolore di amici e operatori.

Il giovane la domenica precedente ha perso il controllo della sua bicicletta e nonostante l’intervento dell’ambulanza e il trasporto immediato all’ospedale Maggiore è morto pochi minuti dopo l’ingresso al pronto soccorso, mentre i medici facevano di tutto per salvargli la vita. La Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti, dai primi accertamenti non risultano essere coinvolti altri mezzi.

Nel 2015, un altro ragazzo in bici aveva perso la vita nello stesso punto.