Poesia @ Laboratorio E - 20

Poesia @ Laboratorio E - 20

Un workshop di poesia al Laboratorio E – 20, laboratorio di comunità animato a Bologna da Società Dolce, partner del Consorzio l’Arcolaio. E’ rivolto a persone di ogni età, per stimolare un’espressione poetica spontanea e istintiva dei propri sentimenti e pensieri. Il primo incontro si è tenuto il 9 marzo, il prossimo sarà il 16 marzo alle 14.30, in via Mauro Sarti, 20.

Ecco il racconto di un operatore del Laboratorio:

La parola “poesia” ricorda a molti grigie e noiose lezioni scolastiche, a cui seguivano monotoni pomeriggi ad imparare a memoria versi difficili e spesso incomprensibili.
Giovedì 9 marzo al Laboratorio E20 sì è tenuto un evento in cui questo concetto è stato completamente ribaltato. Giovanni Monti (Fantomars), brillante e poliedrico artista del nostro quartiere ha coinvolto un gruppo di persone tra ospiti, educatori e cittadini della zona nel fantastico gioco della poesia.
Usare le parole per presentarsi attraverso emozioni, sensazioni ed esperienze di vita scioglie il ghiaccio tra i partecipanti e invoglia a comunicare, vedendo gli altri in modo nuovo, e a divertirsi insieme. La poesia diviene quindi strumento di creatività, allegria e condivisione.
Il Laboratorio di poesia ha avuto un tale successo che si è deciso di continuarlo. Il prossimo incontro sarà giovedì 16 marzo alle 14,30 sempre al Laboratorio E20 in Via Mauro Sarti 20.
L’evento è gratuito! Vi aspettiamo!

Il Laboratorio di Comunità E20 rientra all’interno della progettazione del Piano Operativo della Città di Bologna: Welfare Community. I singoli cittadini e le loro aggregazioni sociali (famiglie, gruppi di auto e mutuo aiuto formali e informali, organismi associativi, ecc.), sono considerati non solo potenziali beneficiari dei servizi, ma anche risorse della comunità locale.
Il laboratorio vuole essere un polo di attrazione a livello cittadino, che favorisca la contaminazione culturale e la compresenza di differenti fasce d’età e background sociale, per rafforzare i legami sociali, l’inclusione di fasce escluse, la capacitazione personale e di gruppo, e l’attivazione dei soggetti deboli, facendo ricorso alle risorse già presenti sul territorio e a politiche innovative.