La cooperativa agricola sociale COpAPS, partner del Consorzio l’Arcolaio, ha lanciato un crowdfunding che unisce inclusione sociale e ambiente.
Ecco perchè nell’articolo che la cooperativa ha potuto pubblicare sulla rivista Vivere Sostenibile.
Sperduti nell’Universo sconfinato, la nostra sopravvivenza dipende da una quantità di risorse limitata. Come abbiamo già avuto modo di raccontare su queste pagine, le Api e gli impollinatori sono fondamentali per il mantenimento di queste risorse, perché permettono a moltissime specie vegetali di riprodursi.
Quelle che nel linguaggio comune chiamiamo “Piante”, nel linguaggio dell’ecologia si traducono in Ossigeno per respirare e Cibo per nutrire. Le fragole, gli ortaggi, la frutta, l’uva per il vino, il foraggio per il bestiame… sono tutti regali degli impollinatori: la nostra tavola e la nostra cultura sarebbero molto diverse senza il loro operato. Per questo dobbiamo tutelare questi animali e agire contro la crisi che li affligge. Il declino degli impollinatori è scientificamente provato, tuttavia questa emergenza non è ancora largamente condivisa: ci sono ancora molti che cicaleggiano, incuranti della situazione. Per fortuna, tante piccole formiche consapevoli, si stanno impegnando per il Futuro. Di tutti.
Il mese scorso siamo entrati in azione con una raccolta fondi a favore dell’inclusione sociale, il nostro obiettivo primario, e delle Api, simbolo assoluto di Futuro. Abbiamo creato il progetto “ApeBeneComune – L’ABC del Futuro” perché crediamo fortemente che inclusione sociale e sostenibilità ambientale siano i pilastri del nostro avvenire. In un circolo virtuoso, la crisi degli impollinatori ci spinge a cercare soluzioni attraverso il lavoro delle persone con disabilità che accogliamo in COpAPS. E viceversa. Su questo sassolino alla deriva nello spazio dobbiamo trovare il modo di valorizzare le abilità di ciascuno per la sopravvivenza di tutti!
Le proposte sono semplici, perché come noi, anche le api hanno bisogno di una casa e di trovare cibo, esigenze primarie che il nostro progetto mira a soddisfare. I ragazzi con disabilità che lavorano nella falegnameria sociale di COpAPS si occupano della costruzione delle arnie: partendo dal legno grezzo realizzano i pannelli che poi assemblano e colorano per realizzare le casse per le Api.
La cambusa delle Api è organizzata da altri ragazzi di COpAPS: in inverno hanno accudito nelle serre di Cà del Bosco le circa 5000 piantine di lavanda che nei giorni scorsi sono state trapiantate al Parco della Chiusa, in aggiunta a quelle messe a dimora nella primavera 2021. Le squadre delle manutenzioni del verde hanno seminato i campi del Parco con semi di piante ricche di nettare. Una volta cresciute queste piante, formeranno prati a bassa manutenzione, con fioriture scalari, che assicureranno alle Api il nutrimento necessario durante tutto il corso dell’anno. Infine, della pulizia, del decoro e della sicurezza del Parco se ne occupano ogni giorno i ragazzi della tutela igienica. Anche questo lavoro è prezioso per il benessere delle Api, perché un ambiente naturale sano e pulito piace agli impollinatori (e non solo a loro) e, soprattutto, non attira topi e ratti, che possono infastidire le nostre amiche a strisce, soprattutto in inverno.
Il nostro lavoro è al servizio delle Api, anche se in realtà stiamo lavorando per Tutti. Perché il progetto riguarda il benessere di ciascuno di noi!
Molti si sono uniti alla nostra “missione” e si stanno prendendo cura del Futuro. Il progetto “ApeBeneComune – L’ABC del futuro” è sulla piattaforma di crowdfunding di Rete del Dono. Abbiamo già raccolto più di 600€, ma il nostro obiettivo è raccogliere 5000€ entro il 20 luglio, per realizzare 20 nuove arnie, da posizionare al Parco della Chiusa, e acquistare 20 nuove famiglie di api.
Donare è semplice basta inquadrare il Qr Code e si arriva direttamente alla pagina della piattaforma. Donare è alla portata di tutti: anche le donazioni più piccole sono importanti.
Sono sufficienti
- 10€ per donare una visita dell’apicoltore a una famiglia di api
- 15€ per acquistare il legno certificato PEFC per realizzare un’arnia
- 40€ per la cera d’api biologica necessaria per un’arnia
- 70€ per una giornata in falegnameria per un nostro ragazzo
- 120€ per l’acquisto di una famiglia di api.
Per chi non è pratico di donazioni on-line, consigliamo di passare direttamente dalla nostra Serra Garden, dove è possibile anche acquistare le piantine contrassegnate dal logo del progetto, per creare un angolo destinato al ristoro degli impollinatori nel proprio balcone o giardino.
Tutti comunque possiamo fare la nostra parte, sia donando, sia diffondendo l’iniziativa! Dobbiamo agire adesso se vogliamo cambiare le cose, se desideriamo un Futuro vivibile e ricco di sapori e colori su questo Pianeta! Non è più il momento di stare a guardare, l’Ape è un Bene Comune, dobbiamo agire adesso per L’ABC del Futuro!
Per donare:
https://www.retedeldono.it/it/progetti/copaps/apebenecomune-labc-del-futuro