Lo sport che unisce

Lo sport che unisce

Lo sport come strumento di socializzazione, di inclusione e di conoscenza reciproca, per costruire relazioni e creare legami. È questo lo spirito che ha portato Damiano, volontario prima e operatore della cooperativa Piccola Carovana poi, a fondare nel 2015 una squadra di calcio insieme ai ragazzi accolti nella struttura Pallavicini di Bologna. Una squadra particolare: la prima fatta esclusivamente da richiedenti asilo e rifugiati. Dopo i primi campionati amatoriali di calcio a 7, e di tornei auto organizzati, le richieste di partecipazione sono aumentate e tantissimi ragazzi ospiti nei centri di accoglienza della città hanno chiesto di entrare nella rosa dei giocatori.
Oggi la squadra ha un nome: Arcolaio Fc ed è coordinata dal Consorzio L’Arcolaio, partecipa ai campionati ufficiali di calcio a 11 del CSI e ne fanno parte giocatori (25 in tutto) provenienti dai centri di accoglienza di tutta la città gestiti dal Consorzio e ha due allenatori, sempre ragazzi dei centri.

L’Arcolaio fc ha stipulato una collaborazione con il Centro Sportivo Italiano, che supporta l’iniziativa, e che ha permesso ad alcuni dei partecipanti al progetto di fare il corso da arbitro.
Oltre al campionato e la Coppa Stadio (trofeo interno al CSI), la squadra ha organizzato amichevoli e tornei con cadenza mensile, in particolare la Coppa Sankara, torneo tra i diversi centri di accoglienza di Bologna: un’occasione per giocare tutti insieme, anche chi per motivi diversi non è entrato ufficialmente in squadra. Il torneo ha coinvolto anche altre “squadre amiche” della città: quella dell’associazione Cantieri Meticci, di un centro sociale e una nata all’interno dell’Hub di via Mattei che coinvolge ragazzi neomaggiorenni. Un’occasione per divertirsi e socializzare, in cui l’importante non è vincere ma partecipare al terzo tempo.
Ora il progetto Arcolaio fc guarda al futuro, con l’idea di crescere e allagare gli orizzonti verso altri sport, di squadra e non solo.