Le Associazioni cooperative Legacoopsociali Emilia Romagna, Confcooperative Emilia Romagna, Agci Solidarietà Emilia Romagna hanno firmato alla fine di febbraio un accordo che esprime la presa di posizione comune sul Decreto legge Salvini su immigrazione e accoglienza.
Le associazioni si impegnano a far sapere alle istituzioni locali con cui collaborano che stanno valutando di non partecipare a eventuali gare di appalto indette sulla base del nuovo schema di capitolato e ad essere parte attiva dei progetti che fondazioni, pubbliche amministrazioni ed enti di terzo settore vorranno costruire nei prossimi mesi per rispondere ai nuovi bisogni delle comunità locali.
Nell’analisi della situazione che si è venuta a creare con i nuovi capitolati, Legacoopsociali Emilia Romagna, Confcooperative Emilia Romagna, Agci Solidarietà Emilia Romagna mettono in rilievo come i nuovi capitolati rendano possibile solo una accoglienza ridotta di fatto a vitto e alloggio, al di sotto degli standard minimi previsti dalle Direttive Europee in materia, determinando di fatto una compressione dei diritti della persona accolta. La riduzione dello standard di personale previsto trasformerà gli operatori sociali in “controllori” sovraccaricati di funzioni, con un elevato rischio di burnout. Infine la “Stima dei costi medi di riferimento” non prevede i costi che le aziende sostengono per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro come d’altra parte non sono previsti utili d’impresa.
Condizioni che spingono appunto a valutare di non partecipare a gare d’appalto con i nuovi capitolati.